"Louverture muore nel 1803"
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San Gallo, 25 febbraio 2002


Oggetto: Il tricolore francese e un vescovo arbitrario


Eccellenze

Per il 200° anniversario del cantone di San Gallo sto per creare un programma di
cabaret politico e satirico denominato "Louverture muore nel 1803". Questo
programma tratta del passato e della condizione attuale del nostro cantone.

Per visualizzare e ricreare una scena storica dell‘anno 1798, quando il
commissario del Governo Elevetico fece issare il tricolore francese alle torri
della Cattedrale di San Gallo, ho chiesto il permesso di issare brevemente il
tricolore a scopo fotografico a Sua Eccellenza, il Vescovo Ivo Fürer. Il Vescovo,
come pure il Governo del Cantone di San Gallo in tale caso, hanno rifutato la mia
richiesta argomentando che questa azione sarebbe una violazione della dignità del
cortile abbaziale di San Gallo.

Nel 1991 però lo stesso Governo Cantonale, la stessa Diocesi e la stessa
Amministrazione Cattolica consentirono l’atterraggio di un elicottero per riprese
cinematografiche in occasione del 700° anniversario della Confederazione. E negli
anni passati sono state permesse numerose attività nello spazio abbaziale senza
che la dignità di questo luogo sia stata ferita: presentazioni puramente
commerciali nella Biblioteca Abbaziale, attività concertistiche di stile molto
commerciale, celebrazioni del giorno di Santa Barbara con tiri di cannone, ecc.

In febbraio 2001 mi rivolgi a Sua Eccellenza, il Nunzio Apostolico Mons. Giacomo
de Nicolò, perchè pensai che il rappresentante di un’istituzione di sorveglianza
delle Diocesi svizzere non possa rimanere indifferente al comportamento di un
Vescovo che prende le sue decisioni in una maniera che mi permetto di definire
arbitraria. Il resultato della sua intervenzione fu un dialogo personale tra il
Vescovo ed il sottoscritto il 9 aprile 2001. Purtroppo questo dialogo che si
svolgò in un atmosfera amichevole non cambiò la posizione del vescovo.

Siccome penso che non sia sbagliato considerare la segretaria di stato della santa
sede un’istituzione di sorveglianza delle Diocesi in tutto il mondo non credo che
non possa rimanere indifferente al comportamento di un Vescovo svizzero. Inoltre
mi sembra che in seguito agli eventi soprammenzionati concernenti la "Lotta delle
bandiere” la reputazione della Chiesa Cattolica e del Vescovo potrebbere essere
impugnate. Tutti i giornali e i media , tanto nazionali (Tagesanzeiger, SDA,
Keystone, Metropol) quanto regionali (St. Galler Tagblatt, Radio DRS, Anzeiger,
St. Galler Nachrichten) hanno riferito la storia del tricolore con molta ironia
ed hanno talora espresso disapprovazione nei confronti del comportamento del
Vescovo, come risulta dalle fotocopie allegate.

Per tutte queste ragioni vorrei chiedere la segretaria di stato di intervenire in
merito salvaguardando la Sua funzione d’istituzione di sorveglianza e esortando il
Vescovo a rimeditare la sua decisione.


La ringrazio, Eccellenze, della Loro preziosa attenzione.


Con ossequi


lic. phil. Hans Fässler, ex-membro del Gran Consiglio del Cantone di San Gallo


Allegati menzionati